Viaggi e soggiorni in Europa nel primo Ottocento. Oltre Napoli, verso Amalfi e Sorrento
Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il Centro Studi e Ricerche “Francis Marion Crawford” di Sant’Agnello (NA), ha promosso il Convegno Internazionale di Studi sul tema Viaggi e soggiorni in Europa nel primo Ottocento. Oltre Napoli, verso Amalfi e Sorrento – Amalfi – Sant’Agnello, 14-
Durante la prima metà dell’Ottocento in Europa anche le pratiche di viaggio e soggiorno riflettono il travaglio di un’epoca che compendia slanci e resistenze.
Le città italiane, che erano state destinazioni importanti nel secondo Settecento, cercano un equilibrio dopo i rivolgimenti politici e dinastici vissuti negli anni delle rivoluzioni e delle guerre napoleoniche. Il movimento di uomini e donne, di idee e di esperienze si accelera, nonostante che il movimento dei viaggiatori, nel clima della restaurazione, sia sempre più controllato e rallentato, specie alle frontiere e nelle città.
Per un numero sempre maggiore di viaggiatori e di soggiornanti le città diventano allora luoghi di partenza per escursioni più o meno impegnative, alla scoperta di altre regioni. In molto casi si tratta di percorsi già tracciati nel secondo Settecento da scienziati, antiquari, diplomatici e amministratori, e che sono ora frequentati da figure sociali diverse e soprattutto da artisti e letterati. Questi flussi sono sollecitati sostanzialmente da inedite spinte culturali, la cui forza è tale da aiutare a superare in molti casi le difficoltà e i disagi dovuti all’assenza di servizi.
L’ipotesi è che il primo Ottocento costituisca una fase autonoma, con propri caratteri, con funzioni di snodo tra le pratiche di soggiorno e di viaggio di secondo Settecento da una parte e il turismo di secondo Ottocento dall’altra. Una fase ben complessa e articolata sulla quale la storiografia ancora non ha riflettuto in maniera sistematica. In quei decenni anche nel viaggio e nel soggiorno si diffondono le istanze culturali romantico/sensitive e il credo politico liberale; esse, insieme, costituiscono un amalgama e producono elementi identitari sia nazionali, sia europei, che si intrecciano a un immaginario condiviso di modernità, concepito come una spinta verso produzioni e servizi sempre più avanzati, sulle cui basi maturerà poi il turismo.
Il Convegno intende contemporaneamente aprire un focus sull’evoluzione del viaggio e del soggiorno a Napoli e nelle località del golfo nel primo Ottocento, naturalmente in un’ottica comparata ad altri centri dell’area euromediterranea.
Il Centro proporrà un focus su Napoli perché nel secondo Settecento la città fu meta per eccellenza del viaggio classico e scientifico, e nel primo Ottocento il richiamo di Napoli per travellers e permanent residents si ampliò molto presto ai suoi dintorni e in particolare in direzione sud. I nuovi viaggiatori non solo andarono oltre la città, ma andarono anche oltre le località frequentate dall’aristocrazia del regno, e iniziarono a preferire località più semplici, come Sorrento, Amalfi, Capri e Ravello, meno mondane ma comunque rispondenti a nuovi canoni culturali ed estetici. Su questa nuova geografia i servizi furono presto perfezionati, accelerando così il passaggio al turismo.
Si riportano le tematiche che saranno oggetto di studio nel Convegno Internazionale di Studi:
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Per tutte le informazioni utili e per il programma completo della manifestazione convegnistica, si rimanda al sito del Centro www.centrodiculturaestoriaamalfitana.it
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