L’Annunciazione, virtù dell’obbedienza
L’Annunciazione è un dipinto murale, (cm 230 x 321), eseguito nel 1440 circa, ad affresco, da Guido di Pietro, detto Beato Angelico, ubicato nel corridoio settentrionale del dormitorio, al primo piano, nel Convento di San Marco, oggi sede del Museo Nazionale di San Marco di Firenze.
Rispetto ad altre versioni dello stesso soggetto, la composizione appare qui semplificata anche se molto più intensa grazie soprattutto all’uso dei colori anch’essi semplici, ma molto accesi e luminosi. La scena è dominata dalle due sole figure dell’Angelo e della Vergine, inquadrate in un ambiente architettonico che ricorda quello dello stesso convento domenicano (come la porta che si apre in fondo al portico dalla quale si riconosce la presenza di una finestra simile a quelle delle celle dei monaci).
Beato Angelico ferma l’attenzione dell’osservatore nel momento in cui l’Angelo è appena arrivato nella casa di Maria e si inginocchia per salutarla.
Maria è rappresentata come una ragazza molto giovane, seduta su di un semplicissimo sgabello di legno ed indossa vesti disadorne ma comunque molto eleganti. Ha il busto leggermente reclinato in avanti e le mani incrociate sul petto;il suo sguardo è rivolto verso l’Angelo, che, appunto, le si sta inginocchiando ai piedi ed anch’esso ha le mani incrociate in segno di rispetto. Il dialogo tra i due personaggi riportato nel Vangelo, è qui convertito in un gioco di sguardi tra i due molto intenso, e mentre negli occhi di Maria, come riporta il Vangelo, si può leggere paura, timore, per l’improvvisa apparizione, nello sguardo dell’Angelo, invece, si riconosce tenerezza e tranquillità, poiché le sta dicendo di non temere poiché è Dio che lo manda e lei sta diventando madre di un bambino che chiamerà Gesù, il figlio di Dio.
Il portico in cui l’Angelo e Maria si trovano si affaccia su un giardino recintato che simboleggia il ventre di Maria che in quel momento, sta accogliendo Gesù.
Nell’opera sono presenti due iscrizioni: in basso, vicino alla base della colonna centrale (all’altezza degli occhi dello spettatore) sono tracciate le parole dell’Annunciazione; sullo spessore del gradino, si trova un’esortazione a chi passava davanti al dipinto a rivolgere un saluto ed una preghiera alla Madre di Dio.
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