I Capolavori dell’arte testimonianza di Fede
Con questo primo articolo vi proponiamo la rubrica “Attraverso le immagini…“, un percorso della Storia dell’Arte nella simbologia di capolavori, testimonianza nei secoli di scene ispirate ai testi sacri della cristianità.
Nell’anno Santo della Misericordia il primo degli artisti che vi proponiamo è Michelangelo Merisi, da Caravaggio, e “Le Sette opere di Misericordia” soggetto di un dipinto del pittore italiano, realizzato tra la fine del 1606 e l’inizio del 1607 e consegnato ai committenti il 9 gennaio di quell’anno. L’opera è conservata presso il Pio Monte della Misericordia di Napoli ed è la rappresentazione delle “sette opere di Misericordia corporali”.
L’allegoria del dipinto per quanto oggetto di svariate interpretazioni, pone al centro le opere di misericordia corporale, dunque: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, ospitare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti. E quelle di misericordia spirituale: istruire gli ignoranti, consigliare i dubbiosi, consolare gli afflitti, correggere i peccatori, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare per tutti.
L’opera in questione si rivelerà cardine per la pittura in Sud Italia e per la pittura italiana in genere, la cui composizione, rispetto alle pitture romane, è più drammatica e concitata, non esistendo più un fulcro centrale dell’azione.
Presso il Pio Monte della Misericordia è conservato il contratto originale che il Caravaggio stipulò sottoscrivendo di proprio pugno con l’istituto ed in cui è riportato il suo compenso di 470 ducati, per l’opera eseguita.
L’invito come sempre alla collaborazione dei lettori nel segnalare alla redazione le opere da proporre di tanto in tanto “all’ammirazione” degli altri utenti del sito.
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