…amare chi ci odia, chi ci ostacola, chi ci ha fatto soffrire

di - del 20 Febbraio 2016 © diritti riservati

liberi“Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”

Il salto che il vangelo di oggi ci chiede di fare è proprio notevole! Amare anche chi ha sparlato sul tuo conto, ti ha ingannato mentendo, ha nuociuto in qualche modo alla serenità dei tuoi giorni, ha creato barriere tra te e altri, non è cosa di poco rilievo. Certo, è cosa davvero non facile, anzi in alcuni casi ci sembra addirittura inattuabile. Eppure, perché la nostra identità cristiana si realizzi pienamente e concretamente in noi, è necessario passare attraverso questa difficile prospettiva: essere capace di amare chi ci odia, chi ci ostacola, chi ci ha fatto soffrire, allo stesso modo di chi amiamo.

L’uomo è chiamato ad essere il perfetto, il perenne imitatore del suo Dio. Come agisce Lui dobbiamo agire anche noi. Dio ama ogni uomo. È questa la sua perfezione. Qual è oggi la perfezione dell’amore di Dio cui noi tutti siamo chiamati? Donare la vita a tutti, sempre, senza alcuna eccezione. Soprattutto si dona per il nemico, il lontano, il peccatore, il persecutore, l’empio, l’idolatra. Se chi è lontano da Dio e dagli uomini ancora non si è convertito, è segno che il mio amore ancora non è perfetto. Non mi sono lasciato donare dal Padre dei cieli. Ho considerato la mia vita un tesoro da tenere gelosamente nelle mie mani. Gesù questo non lo ha fatto.
Lui si è spogliato, annientato, annullato nella sua umanità per essere strumento di riconciliazione con tutto il genere umano. Buona giornata!!!

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don Andrea Alfieri

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