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di - del 29 Settembre 2015 © diritti riservati

Papa FrancescoGli Americani hanno accolto Papa Francesco parafrasando lo slogan che il Presidente Obama coniò durante la sua prima campagna elettorale.
Il Pontefice durante le varie tappe di questo affascinante viaggio, ha toccato tutti i temi a Lui cari: Ambiente, famiglia, giustizia sociale ed accoglienza.
Nella sala del Congresso a Washington si è presentato come figlio di emigranti e ha citato le parole del Vangelo: non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Forte è l’esortazione a cancellare la pena di morte e ad abolire la vendita delle armi che non favoriscono il dialogo e portano solo distruzione.
Il discorso del Papa raccoglie applausi ma, anche, imbarazzanti silenzi.
Francesco parla di temi a Lui cari con passione e con una semplicità disarmante anche nei gesti; declina l’invito dei deputati per pranzare alla mensa dei poveri dove giovani volontari prestano la loro opera.
Parole vibranti al palazzo dell’ONU dove la voce del Pastore di Roma ha messo a nudo i mali di una società che perde di vista la salvezza per rincorrere i falsi miti del benessere ad ogni costo.
Attraversa la Quinta strada tra ali di folla festante per raggiunger la Cattedrale di Saint Patrick dove celebra Messa .
A Ground Zero commosso ricordo delle vittime dell’undici settembre , insieme ai parenti.
La passeggiata a Central Park conclude la visita a New York.
La tappa successiva è Philadelphia dove, in vista del prossimo Sinodo, incontra le famiglie , alcune venute da migliaia di chilometri di distanza.
La visita di Papa Francesco a Cuba e in America ha suscitato entusiasmo,anche tra i non credenti, perché l’aria bonaria e saggia di questo grande Papa raggiunge i cuori delle persone. Il suo eloquio semplice, ma mai banale, intriso di dottrina smuove le coscienze e proietta l’umanità in una dimensione più “misericordiosa”.

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