Pellegrinaggio alla Madonna dell’Avvocata
Un giovane pastore di Maiori, Gabriele Cinnamo, portando al pascolo le capre, scoprì una grotta tra i boschi del monte Falerzio
In seguito ad un sogno, in cui la Maria gli chiedeva di edificare un altare in quel luogo, il giovane lasciò il suo lavoro e si ritirò sul monte come eremita.
Intanto raccoglieva offerte per costruire una Cappella con altare nella grotta.
Con il consenso di Papa Leone X, nel 1503 fu costruita una chiesa sulla roccia sovrastante, poi, il campanile con tre campane.
Negli anni che seguirono molti eremiti si presero cura della chiesa e la devozione alla Madonna Avvocata si diffuse tra la popolazione dei borghi marinari della costa.
Il 21 aprile 1590 una piccola statua della Vergine fu portata sul monte Falerzio, come protettrice dei naviganti.
Nel 1687 l’eremo passò in custodia ai Padri Camaldolesi che ampliarono la chiesa e i locali abitativi annessi, dotandoli anche di una biblioteca. Nel 1807 il Re di Napoli, Giuseppe Bonaparte, emanò le leggi di soppressione degli Ordini religiosi: i monaci furono allontanati, i loro beni incamerati e sul monte fu collocato un presidio militare. Le intemperie ed un incendio distrussero ciò che rimaneva del Santuario.
Furono alcuni cittadini devoti di Maiori e della Badia di Cava de’ Tirreni, negli ultimi anni dell’Ottocento, a ripulire e restaurare l’altare e gli affreschi della grotta, e poi a ricostruire la chiesa. Da allora il santuario è custodito dai Benedettini della Badia di Cava.
Il santuario, per la sua posizione tra i monti e il mare gode di un panorama meraviglioso; il cielo sembra toccarsi con un dito.
Il luogo è una affollata meta di pellegrinaggi.
Proprio ciò che oggi abbiamo fatto.
Partiti da Amalfi con un cuore pieno di preghiere e di raccomandazioni che ci avevano affidato e, dinanzi alla Vergine Maria, con l’ascolto della Santa Messa, abbiamo posato ogni cosa nel suo cuore!
Abbiamo affidato a Lei i nostri anziani, gli ammalati, le abbiamo affidato le nostre comunità e i bambini che fra qualche giorno riceveranno per la prima volta Gesù.
Con Don Michele a concelebrare, Don Danilo. Con lui un bel gruppo di ragazzi giunti da Conca dei Marini. Si sono uniti alla nostra preghiera, anche giovani arrivati da Cava e da Vietri.
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