Liturgia
La Chiesa segue, durante l’anno, un ciclo di festività definito anno liturgico.
L’anno liturgico del rito romano inizia la prima domenica d’avvento, quattro domeniche prima del Natale.
Le prime due domeniche sono incentrate sull’attesa ultima e definitiva di Cristo Signore, con conseguente invito ad un tempo di impegno vigile e fruttuoso; le altre due domeniche sull’attesa del Natale (cioè della celebrazione liturgica del mistero della nascita di Gesù, Figlio di Dio): non si recita il Gloria e il colore delle vesti e degli addobbi è il viola, colore proprio dei tempi penitenziali, eccetto la terza domenica detta “Gaudete” quando il viola può essere attenuato con il rosa. All’interno dell’Avvento, si celebra la solennità dell’Immacolata Concezione (8 dicembre).
Il tempo di Natale si apre con la messa della Vigilia e si conclude la domenica del Battesimo di Gesù. Il Tempo di Natale si conclude con il ricordo del Battesimo che Gesù ricevette all’età di trent’anni da Giovanni il Battista. Dopo il Battesimo, Gesù iniziò la sua predicazione. Il colore delle vesti è bianco.
Nella forma ordinaria del rito romano inizia il Tempo ordinario interrotto, dopo un breve periodo, dalla Quaresima, che comincia il mercoledì delle Ceneri. Nella forma straordinaria si hanno le domeniche dopo l’epifania, con il tempo di Settuagesima precedente la quaresima.
La Quaresima, che dura quaranta giorni più le domeniche interposte, è un tempo di penitenza, di riflessione e di conversione. Il colore liturgico è il viola, eccetto la quarta domenica detta “Laetare” quando il viola può essere attenuato con il rosa, un’anticipazione della gioia pasquale e della speranza cristiana nell’imminenza del mistero della Pasqua.
La domenica delle Palme fa celebrare l’ingresso di Cristo a Gerusalemme, dando inizio, così, alla Settimana Santa, al cui interno (dal Venerdì Santo alla Domenica di Risurrezione) si inserisce il Triduo Pasquale, il periodo centrale dell’anno liturgico, in cui si celebra la morte e risurrezione di Gesù.
Il triduo è preceduto (Giovedì Santo) dalla Messa crismale in cattedrale, in cui il vescovo insieme con tutti i sacerdoti benedice gli olii santi usati per i Sacramenti dell’iniziazione cristiana (battesimo e cresima) e per i sacramenti dell’ordine e dell’unzione degli infermi. Inoltre vengono rinnovati dai sacerdoti gli impegni assunti il giorno dell’ordinazione presbiterale.
La sera si celebra la Messa in Coena Domini, in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia. Con il triduo pasquale si celebra la dolorosa Passione e la Morte di Cristo (Venerdì Santo), Gesù nel sepolcro (Sabato Santo) e infine la domenica di Pasqua, la Risurrezione di Cristo, che “sconfigge la morte e salva l’umanità”.
Il tempo di Pasqua della durata di cinquanta giorni, si compone di sette settimane. È incentrato sulla risurrezione di Gesù, sulle sue apparizioni, come testimonianza di fede dei primi discepoli. Si conclude con il ritorno di Gesù Risorto al Padre (Ascensione 40 giorni dopo la pasqua, in Italia spostato alla sesta domenica) ed il dono dello Spirito Santo ai discepoli per continuare la missione di Gesù, mediante la testimonianza ed il dono della sua Parola e della sua Vita nei sacramenti (Pentecoste, settima domenica).
Dopo il tempo di Pasqua (colore bianco) ricomincia il Tempo ordinario (colore verde), chiamato anche Tempo per annum, che nella forma ordinaria riunisce ciò che nel calendario tradizionale è costituito da tre serie di domeniche, le domeniche dopo l’Epifania, il Tempo di Settuagesima e le domeniche dopo Pentecoste.
Il Tempo ordinario è il Tempo in cui Chiesa, animata e guidata da Cristo, lo annuncia, lo celebra, lo dona. Altri colori dei paramenti liturgici sono il rosso (nelle ricorrenze dei santi martiri) e il bianco (nelle ricorrenze che celebrano la Madonna e i santi non martiri, come i dottori della chiesa o i confessori). In alcuni santuari mariani nelle feste dedicate alla Madonna è ammesso il colore azzurro.