Il Pescatore di Uomini…

di - del 25 Giugno 2015 © diritti riservati

MartirioS.Andrea-Gebhard-Fuge

Il Viandante… prospettive da lontano

di Andrea Cataldi

Pensiero (o divagazione mentale) n. 3

 

In occasione del Patrocinio dell’Apostolo Andrea, mi vengono in mente le parole del mio Dramma Sacro “Il Pescatore di Uomini“, in particolare quelle che ho messo sulle labbra del Battista (atto I): Dareste fede alla voce di uno sconosciuto, uno che in un giorno qualunque della vostra vita, quello più triste magari, vi chiedesse di andare con lui, senza una méta?… L’ignoto fa paura, il vuoto fa paura, e una vita vuota è come un deserto… Arriva nella vita di ognuno il momento in cui ci si chiede: Chi sono?…
Chi sono davvero!?…
Quanti hanno fatto a me questa domanda ma nessuno ha cercato di capirlo veramente… quanti si sono fermati all’apparenza.
Questa è la vostra fede, figli di Israele? Una fede di tempio, di orpelli e di sacrifici profumati di incenso?… Questa non è la mia fede.
Volete sapere chi sono?

Io avevo un compito – come tutti del resto – ma a volte stare tra gli uomini è come stare nel deserto!… L’egoismo, la superbia, l’ipocrisia, l’intolleranza sono pazzie difficili da domare in se stessi, figuriamoci negli altri! E sono io il pazzo per molti, perché parlo nelle strade, perché battezzo – come dite? – senza autorità! Ma la mia autorità viene dall’amore mio per voi… E se vi lascia così indifferente il mio, immaginate quale Grande Amore sta per dichiararsi a voi!
Come lo accoglierete?… Si è soli nel deserto, sapete? Io, però, non sono mai stato solo davvero! Sì, nel deserto… Lui era con me… E mi ha fornito il mezzo per sopravvivere e non impazzire qui dentro – nella testa.
Quando ero a un passo della morte, solo, affamato, stanco… Mi ha parlato come solo Lui sa parlare!… Se sapeste come è dolce la sua voce!… Mi disse che quel deserto un giorno, anche per me, si sarebbe ricoperto di fiori profumati… Ed io l’ ho visto in sogno: ero in un campo e un uomo mi passò davanti, in mezzo ai solchi che pochi folli avevano tracciato con il sangue e lì, vi alitò vita… Ed ecco: il sangue era fiorito!… E quello non era più odore acre di morte ma un prezioso profumo d’Oriente! Dissi: “Signore, è bello tutto ciò ma è un sogno…Appena mi sveglierò avrò ancora paura!”… Ma se non avessi paura non sarei già come lui?!…
Ho paura, sì, come ogni uomo!
Chi non ne avrebbe?
Ma la verità mi è venuta in aiuto… La mia verità indossa abiti da straccione… Non ridete di me e della mia ingenuità! La mia verità non sarà come la vostra o come quella che tentano di insegnarvi nei templi, ma io l’ho scelta perché mi fa star bene e mi dà serenità al cuore. Sorridete alle mie parole?…

Tu, impara a pensare, non credere che tutto ti è dovuto, non chiudere gli occhi e se è necessario fatti stritolare dalla tua verità! La Verità non vive nei sogni – anche se si riflette in essi – ma nella vita, in ogni giorno, e forse potrà costarti una lacrima, una sofferenza, una rinuncia, un odio ingiusto contro di te. Ma quanto a te, non ripudiarla! L’uomo del sogno mi disse la mia Verità in un orecchio ed io sono diventato la Sua Voce!…
“Ho una famiglia, una carriera, un buon lavoro… amo tutto questo e devo proteggerlo come un dono! Ma tutto ciò non basta… non è tutto.
Siamo uomini… e siamo soli…

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