III Giornata Ecumenica, testimonianza di Mirvet Kelly
Ecumenismo: movimento che tende a riavvicinare e a riunire i cristiani e quelli delle diverse Chiese.
A conclusione della III Giornata Ecumenica, in Cattedrale, la testimonianza di Mirvet Kelly della Siria.
Un momento intenso, bello, che ci ha uniti nel Suo nome.
Dopo l’introduzione di Don Antonio Porpora, Mirvet ci ha ben illustrato la Chiesa Siriaca il cui centro è Antiochia, una delle quattro sedi apostoliche della cristianità, le altre: Gerusalemme, Roma ed Alessandria.
La Chiesa ortodossa siriaca che ha fedeli sparsi in tutto il mondo, utilizza come lingua liturgica il siriaco, un idioma appartenente all’aramaico e a capo della Chiesa è il «Patriarca siro-ortodosso di Antiochia» con sede a Damasco.
In comune la fede nella Trinità: in Dio Padre, in Gesù Cristo Figlio e in Dio Spirito Santo, ma tante le diversità…
Un dialogo aperto tra le chiese può condurre tutti sulla via dell’unità.
Questo non vuol dire che dobbiamo essere tutti uguali, uniformi… Unità non è uniformità, ma si può essere, nella diversità, uno accanto all’altro, uniti nel Suo amore. L’unità è opera di Dio, l’ideale di Gesù, venuto sulla terra per realizzare l’unità di tutti gli uomini col Padre. Dunque l’unità è un dono, una grazia di Dio.
Noi possiamo corrispondere a questa vocazione universale, facendo la nostra parte, così che l’unità possa, veramente, trionfare nel mondo.
Ognuno di noi, con l’Eucaristia, diventa un Gesù e quindi, avendo la stessa opinione di Gesù, è pronto ad amarlo, seguirlo e annunciarlo per farlo conoscere.
Gesù non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare il suo lavoro oggi.
Gesù non ha piedi ma si serve dei nostri piedi per guidare gli uomini sui suoi sentieri.
E, allora, come Gesù è uno col Padre, così ognuno di noi deve essere uno con Gesù e, di conseguenza, uno con gli altri, affinché il mondo creda e tutte le Chiese si riavvicinano!
La conclusione dell’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli e, infine, abbiamo pregato tutti insieme per l’unità, ringraziando Dio per il nostro essere cristiani.
Abbiamo pregato per le comunità cristiane della Siria e dell’Iraq affinché abbiano la forza per mantenere viva la testimonianza gioiosa della fede in mezzo alle violenze della guerra.
Signore, vogliamo essere il sale della terra, la luce del mondo. Uniti in questa unica missione, abbiamo in cuore il desiderio di essere unici figli Dio.
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