Solennità dell’Annunciazione del Signore
L’Annunciazione della Beata Vergine Maria o del Signore è l’annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre Giuseppe (per il Vangelo secondo Matteo) dall’arcangelo Gabriele.
La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa celebrano questo evento il 25 marzo (per la Chiesa ortodossa il 25 marzo del calendario giuliano cade il 7 aprile del calendario gregoriano) di ogni anno. La liturgia che celebra la solennità dell’Annunciazione del Signore viene rinviata se coincide con una domenica di Quaresima o altre solennità del tempo pasquale.
Come ogni data relativa agli eventi dell’infanzia di Gesù, anche quella del 25 marzo per l’Annunciazione è stata stabilita in riferimento a quella del Natale, e quindi, come questa, è stata indicata solamente dalla tradizione della Chiesa, mancando al riguardo riferimenti precisi nei Vangeli. Quale momento del concepimento, l’Annunciazione è stata simbolicamente collocata nel giorno al 9º mese prima del Natale, e questo avvenne presto dopo l’istituzione della festa del Natale e la sua collocazione al 25 dicembre, che avvenne in Occidente intorno alla metà del IV secolo d.C. (in Oriente alla fine dello stesso secolo).
Tale collocazione ha anche però un valore teologico e liturgico: l’Annunciazione, quale momento storico dell’inizio dell’Incarnazione e quindi della storia della salvezza, viene così a cadere nello stesso periodo in cui la tradizione ebraica poneva l’inizio del suo anno religioso, cioè nel mese di nisan (marzo/aprile), e fino all’Alto Medioevo proprio il 25 marzo segnava l’inizio del ciclo liturgico annuale del cristianesimo, poi spostato allo stesso Natale ed infine all’Avvento, ma anche l’inizio del calendario civico (come ad esempio in Firenze). Questo fatto fu favorito anche dalla coincidenza con importanti ciclicità astronomiche: infatti, se la collocazione del Natale fu volutamente fatta coincidere con il periodo del solstizio invernale, l’Annunciazione viene così a cadere in quello dell’equinozio primaverile.
Dal punto di vista liturgico, la ricorrenza dell’Annunciazione è una solennità, e contrariamente a quanto comunemente si reputa, è una festa del Signore, e non di sua madre Maria.
Secondo il calendario liturgico cattolico occidentale, il 25 marzo cade spesso nel tempo di Quaresima; in alcuni anni, invece cade nella Settimana santa o nell’Ottava di Pasqua. Succede quindi non di rado che la solennità dell’Annunciazione sia rinviata, o perché deve cedere il posto a una domenica di Quaresima (e in tal caso, è spostata al giorno successivo, lunedì 26 marzo, come è accaduto nel 2007 e nel 2012), o perché, dato che la Settimana Santa e l’Ottava di Pasqua prevalgono sull’Annunciazione, la solennità viene rimandata al lunedì dopo la Domenica in albis (come nel 2008, spostata a lunedì 31 marzo, o nel 2002 e 2013, spostata a lunedì 8 aprile).
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